Non pagare i debiti: come fare

Tag 13 Giugno 2018  |
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Come non pagare i debiti legalmente

“Non pagare i debiti” è la domanda che assilla milioni di persone. La pressione fiscale e le generali condizioni economiche delle famiglie ed aziende creano le condizioni per un inesorabile ed incolpevole sovraindebitamento.

Non parliamo di delinquenti o truffatori, ma purtroppo di persone normali che vorrebbero pagare i loro debiti ma si trovano nella condizione di non poterli affrontare.

Queste persone vogliono trovare un modo legale per poter pagare i loro creditori e riuscire a ricostruirsi una vita serena.

Esiste un modo per farlo!

Il legislatore nel 2012 è intervenuto con la c.d. “Legge salva suicidi“, ossia la Legge 27 gennaio 2012 n.3, con la quale si introduce l’istituto del “sovraindebitamento” e si dà la possibilità alle persone ed aziende indebitate di poter ripianare la propria esposizione debitoria.

Per comprendere in pratica ed in poche parole in cosa consiste il sovraindebitamento e quali sono le possibilità offerte al debitore vi invito a leggere il seguente articolo:

La larga diffusione dell’istituto è confermata anche dal fatto che tali procedure stanno popolando i diversi tribunali italiani che hanno aperto apposite sezioni:

Requisiti per non pagare i debiti ed attivare la procedura

Attivare la procedura di sovraindebitamento per non pagare i debiti (parzialmente) è una possibilità usufruibile dalla gran parte dei debitori (imprese e semplici consumatori). Esistono però dei requisiti che devono essere verificati e che approfondiamo in questo articolo:

In relazione al diverso soggetto richiedente e la situazione debitoria in concreto,  è possibile decidere di attivare procedure diverse. Vediamole di seguito.

L’accordo di ristrutturazione dei debiti

Uno dei procedimenti previsti dalla normativa è l’non pagare i debiti con l'accordo con i creditoriaccordo con i creditori per la ristrutturazione dei debiti.

Tramite questo procedura il debitore formula una proposta di accordo per pagare i suoi debiti. Chiaramente la proposta non prevede di pagare integralmente i debiti, ma appunto solo quanto nella possibilità del debitore.

La procedura, oltre che stralciare parte dei propri debiti, consente anche di dilazionare e rateizzare il pagamento ai creditori.

Avete quindi la possibilità di non pagare i debiti parzialmente ed in accordo con i creditori.

Se avete bisogno di un parere sommario e gratuito potete contattarci tramite la pagina contatti.

Piano del consumatore

Anche questa procedura è finalizzata a rinegoziare i propri debiti e relativa esposizione debitoria.

Due caratteristiche peculiari sono:

  • diversamente dall’accordo con i creditori, visto nel paragrafo precedente,  non è necessario il consenso nemmeno parziale dei creditori. Il piano del consumatore può essere approvato ed applicato anche se i creditori non sono d’accordo.
  • è utilizzabile solo dal consumatore: ossia una persona fisica che abbia contratto debiti per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale.

In questo caso il ruolo del giudice ha una maggiore importanza rispetto alla suddetta  procedura di accordo di composizione delle crisi. Il potere di controllo del giudice deriva dalla necessità di bilanciare la non necessarietà del consenso della maggioranza dei creditori,

Se volete degli approfondimenti consultate l’apposita sezione sul non pagare i debiti con il piano del consumatorepiano del consumatore.

Liquidazione dei beni

La terza procedura prevista dalla legge sul sovraindebitamento è la non pagare i debiti con la liquidazione del patrimonioliquidazione del patrimonio.

Anche in questo caso si ha la possibilità di non pagare i debiti contratti con i propri creditori. In questo caso il debitore mette a disposizione l’intero asse patrimoniale, seppur minimo ed assolutamente non sufficiente a coprire l’esposizione debitoria.

La procedura ha un durata minima di quattro anni, all’interno del quale, salve le dovute eccezioni, il patrimonio del debitore risulta aggredibile e finalizzato al soddisfacimento delle pretese creditorie.

Non è necessario alcun consenso da parte dei creditori, che laddove sussistono i presupposti, subiscono la procedura e rimangono vincolati all’eventuale effetto esdebitatorio (liberazione del debitore) di cui si parla nel paragrafo successivo.

In ogni caso potete contattarci per un parere sommario gratuito tramite la pagina contatti.

Esdebitazione: non pagare i debiti legalmente

La normativa introdotta dal legislatore è realmente finalizzata a consentire al debitore di “ripartire” ricostruendosi una nuova vita.

Per tale motivo le procedure di sovraindebitamento prevedono espressamente che il debitore venga liberato dagli ulteriori debiti residui.

La finalità ultima dell’istituto (appunto detta “legge salva suicidi”) è quella di dare la possibilità al debitore, impresa o consumatore, di poter ripartire e reinserirsi nel tessuto economico sociale.

L’effetto esdebitatorio può aversi in due casi:

  • regolare completamento della procedura di accordo di composizione della crisi o del piano del consumatore. In questo caso l’esdebitazione si applica automaticamente;
  • procedura autonoma, successiva al completamento della procedura di liquidazione del patrimonio. In questo caso l’esdebitazione non è automatica ma comporta l’attivazione di una procedura specifica (si veda art. 14 terdecies legge 3/2012).

Per capire nel dettaglio come attivare e beneficiare della procedura di esdebitazione vi consiglio la lettura dell’articolo di approfondimento:

Esdebitazione e crisi di azienda

E’ opportuno osservare che l’esdebitazione può essere attivata anche dall’imprenditore in crisi.

Chi svolge attività di impresa potrà beneficiare dell’esdebitazione tenendo a mente la seguente differenza:

  • Se l’azienda è soggetta a fallimento saranno applicabili le disposizione della legge fallimentari in materia. Anch’esse permettono di ottenere il beneficio della liberazione dai debiti. In questo caso la normativa di riferimento è contenuta nel  Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 (Legge fallimentare);
  • Se invece ci troviamo davanti ad un impresa non fallibile (in quanto non possiede i requisiti previsti dalla predetta legge fallimentare) si potrà applicare la legge sul sovraindebitamento, Legge 3 del 2012, ottenendo il vantaggioso beneficio dell’esdebitazione.

Una descrizione molto generale dell’istituto è presente su wikipedia: esdebitazioneesdebitazione.

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